L’aumento del costo della vita rende difficile a persone di ogni età l’acquisto di beni di prima necessità come cibo e vestiti. Questa pressione è soprattutto forte nelle famiglie con bambini, con persone con disabilità o che assistono i propri cari. L’aspetto peggiore è lo stigma sociale della povertà che impedisce a molte di loro di cercare aiuto.

Giovanni, 48 anni, vive in Italia e ha avuto problemi al lavoro, faticando a pagare beni essenziali. Il programma dei voucher elettronici di Brescia, sostenuto dal Fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD), l’ha aiutato.

Le esigenze sono individuate dai servizi sociali o tramite attività di sensibilizzazione degli assistenti sociali. Chi ha diritto ai voucher viene seguito da un assistente sociale che personalizza gli aiuti valutando le esigenze.

I voucher, il cui importo varia in base alla situazione familiare, non sono distribuiti una tantum ma ogni mese. Inoltre, ci sono 100 EUR in più per bambini fino ai tre anni.

Il sistema è facile da usare: i voucher sono forniti su una carta (simile a una normale carta di pagamento) e su un’applicazione per smartphone per l’uso elettronico. Per le persone come Giovanni, questa versatilità ne agevola la gestione e l’uso.

Giovanni è grato al progetto e afferma: “grazie ai voucher elettronici dei servizi sociali del Comune di Brescia, ho superato un momento difficile.”

Il progetto Voucher elettronici, che fa parte del “Programma operativo Prodotti alimentari e/o assistenza materiale di base” del FEAD, ha raggiunto il suo obiettivo di fornire aiuti finanziari alle persone indigenti grazie alla facilità di acquistare ovunque, vicino casa, con la carta o l’applicazione, senza recarsi in luoghi potenzialmente distanti.

Il progetto ha già aiutato oltre 500 persone, eliminando lo stigma della povertà e permettendo loro di fare scelte autonome con un piccolo aiuto economico.